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‘BAULI IN PIAZZA’ ORA A ROMA, LA SECONDA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEI LAVORATORI DELLO SPETTACOLO

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ROMA – a cura di Anita Orcioli Rodrigues

La seconda manifestazione nazionale del settore dello spettacolo si terrà sabato 17 aprile a Roma. Ci saranno più di 500 bauli neri, anche detti flight case, oggetto-simbolo dei lavoratori che stanno dietro le quinte.
Dopo piazza Duomo a Milano, con la nascita di “Bauli in Piazza” ad ottobre, lo schieramento dei bauli neri, più uno rosso, sarà in Piazza del Popolo; ovviamente nel totale rispetto delle norme anti-Covid.
Sono proteste pacifiche, iniziate a causa della difficile e perdurante situazione che sta mettendo in ginocchio il mondo dello spettacolo e i suoi lavoratori da ormai un anno. E il rischio di dover chiudere le attività, i teatri, i musei, i cinema, e gli eventi programmati, come le fiere, i congressi e la musica dal vivo è veramente alto, ora i lavoratori dello spettacolo si sono ribellati e hanno agito, a livello nazionale.
“Il gioco a rimpiattino dei vari governi e del ministro Franceschini nei confronti della nostra categoria ha la grave responsabilità di portare le persone alla disperazione e quindi alla rabbia” – dichiara il direttivo di ‘Bauli in Piazza’ – “il tempo della farsa è finito e anche la nostra pazienza.”
La protesta sembra essere servita, e non a poco, il movimento chiede “l’immediata istituzione di un fondo da erogare in soluzioni mensili a tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo ed eventi, sia discontinui che partite Iva, che coprano il periodo gennaio-dicembre 2021, per garantire una soglia minima di continuità di reddito. Immediato sostegno economico per le imprese della filiera basato sul fatturato annuo legato a spettacolo ed eventi. Immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale che, su parametri prestabiliti, imposti i modelli graduali di ripartenza del settore, per dare una visione prospettica e agibilità imprenditoriale; e un immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale che affronti la riforma del settore con particolare riferimento alla previdenza e all’assistenza delle lavoratrici e dei lavoratori.”
Per il mondo dello spettacolo è già un passo avanti, una speranza in più, per non chiudere le proprie imprese cinematografiche, per far andare avanti i propri progetti e quindi le proprie passioni. Ciò per cui si è lavorato duramente per lungo tempo si potrà salvare anche grazie all’aiuto economico del movimento e alla resilienza dello spettacolo e dei suoi lavoratori, che andranno avanti con successo e supporto sicuro degli altri cittadini e dei sostenitori.
Sarà dura ricominciare dopo la grande pandemia che sembra non voler finire presto e tranquillamente. Ma si riuscirà, e la cultura tornerà più forte e intensa di prima. Con un valore in più, da trasmettere come solo lei sa fare, con l’arte.


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